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Fallimento e sogno di una vita - Uscire da uno per inseguire l'altro

Dal Fallimento al Sogno di una vita

Dal fallimento al sogno di una vita

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La svolta

A febbraio chiudemmo forzatamente per 15 giorni di bassa stagione e quel santo di mio fratello mi presto’ i soldi per venire a trovare mio cugino qui negli USA. Anche mio cugino non se la passava bene e ho capito che dovevo assolutamente venire sia per sfuggire allo stalker, sia per aiutare lui.

E’ stata una boccata di ossigeno dopo un quasi annegamento. Ho finalmente riabbracciato quel sogno che avevo lasciato da parte per cosi’ tanto tempo per continuare su quello che pensavo fosse il mio percorso. Decisi di fare una sorpresa a mio cugino e ti assicuro che, vedere la gioia che gli procuro’, fu un toccasana. Ovviamente gli raccontai la mia storia e lui molto semplicemente disse: “Beh, ma perche’ non molli tutto e vieni a stare qui!”. Se la cosa da una parte mi terrorizzava, dall’altra ovviamente mi ha riaperto il cuore alla possibilita’ di poter essere finalmente libera e felice.

Ma prima…

…Dovevo tornare in Italia ad affrontare i miei demoni. Per non parlare dei debiti! E quindi cercai di vendere il negozio prima che fosse troppo tardi. Ci provai in tutti i modi e dopo mesi di tentativi inutili fui costretta a parlarne con la mia famiglia che inaspettatamente, invece di giudicare, mi sostenne e mi aiuto’ in tutti i modi possibili: dal sostegno morale all’aiuto economico (per quello che potevano fare).

Ad aggiungersi, ci si mise pure un viscidone travestito da ispettore del lavoro. Non entro nei dettagli dello schifo che ho subito perche’ non e’ importante ai fini della storia. Basti dire che rigiro’ la frittata quanto basto’ a farmi sembrare nei guai e, quando ne ebbe l’occasione, ci provo’ spudoratamente da bravo lumacone che non era altro. Quando capi’ che non c’era storia, trovo’ il cavillo per appiopparmi 500 euro di multa. Basta! Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.

E cosi’ chiusi il negozio.

Grazie alla mia famiglia e ai progetti che iniziai a fare con mio cugino, riuscii ad uscire dall’incubo. Trovai un altro lavoro decente e ricominciai anche a giocare a pallavolo. Il passato era passato, ora c’era solo il futuro. Mi rialzai dalla sensazione di fallimento che mi teneva inchiodata e reagii con tutte le forze che avevo e con l’aiuto di amici ritrovati e famiglia.

Da sogno a realta’

E cosi’ feci il visto per trasferirmi negli USA. Qui avevo conosciuto Scott, proprio durante quel fatidico viaggio. Era un ragazzo simpatico, un po’ goffo, ma molto intelligente e soprattutto incoraggiante su tutti i fronti. Instaurammo una bella amicizia e ci promettemo di mantenerci in contatto. Lui aveva la ragazza e io uscivo dalla relazione piu’ assurdamente inutile della mia vita, per cui mai ci saremmo immaginati che un giorno, ci saremmo sposati e avremmo messo su famiglia. Io che di matrimonio non ne volevo sapere… ah, la vita eh!?!

Il progetto post-trasferimento includeva aprire un’attivita’ con mio cugino, ma anche quella falli’. Ci furono degli intoppi burocratici che rallentarono il processo fino a che un altro offerente acquisto’ prima di noi il terreno che avevamo adocchiato. Ma, nonostante questo, non mi scoraggiai. Ormai ero uscita dalla “fase fallimento”. Avevo capito la lezione che la vita mi aveva proposto. Ormai era chiaro che il fallimento era solo un limite che mi auto-imponevo. Che non era una cosa concreta o un’avvenimento particolare. Era uno stato d’animo.

Una volta preso il controllo delle mie emozioni, non esisteva piu’. C’erano solo tentativi riusciti e tentativi non riusciti e la sensazione di liberta’ che ne derivava. Il poter scegliere fra l’essere felici e l’incolpare chiunque altro della propria miserabile vita. Paradossalmente era una filosofia che avevo gia’ messo in pratica miliardi di volte nei miei 24 anni di pallavolo, ma non ero riuscita a riconoscerla nella mia vita quotidiana. Cosi’ mi trovai un buon lavoro e ricominciai da capo. E lasciami dire che fu proprio un sogno!!

Mai guardare indietro

Non rimpiango niente di quello che ho passato. Ne’ il cretino, ne’ il negozio, ne’ le conseguenze (a livello economico) che sto pagando tuttora. L’unico grande dispiacere e’ di aver coinvolto mio fratello (ma lui lo sa che lo ripaghero’ con gli interessi anche se non vorra’).

I motivi per cui non ho rimpianti sono perche’ mi ha reso piu’ forte, perche’ mi ha portata a realizzare il sogno di una vita, perche’ grazie a quegli sbagli ho capito finalmente chi ero e cosa volevo, perche’ ho trovato LA persona che mi sostiene in tutto e che sia prima di tutto il mio migliore amico. E soprattutto perche’, sempre questa persona, mi ha donato il regalo piu’ bello che potessi desiderare: nostro figlio Ethan.

Ho trovato il sogno dentro al sogno. E cosi’ puoi fare anche tu! Quale che sia il tuo desiderio piu’ grande, non chiuderlo a chiave. Quale che sia il tuo fallimento, scrolla la polvere dalle spalle e riprova. Tenta un’altra strada. A furia di provare troverai l’uscita dal labirinto. Ti direi di non aspettare di toccare il fondo prima di fare il primo passo, ma se e’ quello che ti ci vuole perche’ no? Tanto il fallimento non esiste, e’ solo nella tua testa!

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4 commenti su “Dal Fallimento al Sogno di una vita”

    1. Grazie Andrea!!! Che idea brillante!!! Vado sicuramente a vederla!! Inoltre sono sempre alla ricerca di fiabe in italiano per il mio nano bilingue, quindi la metto sicuramente in conto!! Grazie

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