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Il Giorno del Ringraziamento di una Mamma Expat

Il Giorno del Ringraziamento di una Mamma Expat

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Certamente ti sarà capitato di guardare decine di film dove si vedono queste famiglie americane che si riuniscono intorno ad un tacchino immenso (che è più grande del tavolo da pranzo), farcito di non si sa bene che cosa e circondato da mille ciotole di contorni prelibati, prettamente autunnali. E’ il terzo giovedì del mese di Novembre e negli USA si festeggia il Giorno del Ringraziamento, o Thanksgiving (se vogliamo fare le fighe awannasgeps!)

Io vivo negli USA dal 2015 e ho avuto la fortuna di essere stata invitata ogni anno a questi pranzi goduriosi, dove si entra con lo spirito pieno di gioia e si esce con la pancia a terra che pulisce il pavimento meglio di un mocho.

Ciao, mi chiamo Isabella e sono ufficialmente Thanksgiving dipendente. 

Accenni storici sul Giorno del Ringraziamento

Non starò qui a farti un racconto dettagliato di come questo giorno sia diventato una festa nazionale. Anche perchè l’ha già fatto in modo eccellente la mia amica Nadi nel suo articolo “Perchè festeggiare il Giorno del Ringraziamento anche in Italia”Ha svolto un lavoro eccezionale nel raccontare la storia dei Padri Pellegrini e di come sono stati aiutati a sopravvivere quando sono emigrati in America per sfuggire alle persecuzioni. Ma ti consiglio di leggere il suo articolo anche per l’importanza del messaggio che vuole trasmettere.

Quello che importa è che il Giorno del Ringraziamento è nato da Expat come me e te ed è dunque mio dovere raccontare l’atmosfera incredibile che si respira e i valori che porta con sè. Perchè gli indiani avevano capito già allora che a volte dare è più importante che avere. E i padri pellegrini non poterono che ringraziare.

E siccome non siamo qui a pettinare i tacchini, piuttosto a mangiarli (scusa mamma vegana, rispetto la tua scelta, ma non sai cosa ti perdi!!), anche qualche accenno alle prelibatezze tipiche di questa giornata di festività, che vedremo in fondo al post.

Thanksgiving cade all’incirca a metà fra la grande e celebratissima festa di Halloween, dove i bambini si divertono un mondo a travestirsi e ad intagliare zucche (oltre che scofanarsi decine di caramelle e dolcetti) e il Natale. Con questa cadenza, dal 31 ottobre al 31 dicembre si respira la magia della Holiday Season qui negli USA e lasciami dire che è più sentita della finale di Coppa Italia.

tavola autunnale

Il primo Giorno del Ringraziamento di un’Expat qualunque (me medesima)

Al mio primo Giorno del Ringraziamento ero già una mamma, anche se ancora non sapevo di portare il nano in grembo. Visto che ho avuto culo (chiamarlo diversamente sarebbe un insulto a chi le ha avute!) e durante la gravidanza di nausee non ne ho vista neanche l’ombra, mi sono scofanata una lista infinita di cose meravigliose, e te le elencherò più avanti.

Ma io e il mio, allora, compagno ci frequentavamo da qualche mese e così mi ha invitata all’evento con tutta la sua famiglia. E’ stata un’esperienza fantastica (e non solo per il cibo che, come avrai capito, è la prima cosa che ho guardato appena entrata! C’è cibo buono? Sì! Allora resto!) 😀

La famiglia di Scott, che ora è mio marito, è meravigliosa e non posso ritenermi più fortunata.

Ma com’è viverlo di prima persona?

Ti stai chiedendo se prima di mangiare ci siamo presi per mano, bambini presenti inclusi, per offrire grazie per il buon cibo e tutte le cose belle che abbiamo nella vita? La risposta è SI’! Uno ad uno abbiamo espresso ad alta voce le cose per cui siamo più grati. E’ stato divertente sentire i bambini, che allora erano piccoli, dire cose del tipo “sono grato per mamma, papà, nonni, zii, il cibo e l’ultimo modello di Iron-Man versione Avengers che spero di trovare sotto l’albero di Natale!”

prendersi per mano

Ed è stato toccante vedere marito e moglie, sposati da quasi 50 anni, tenersi per mano e ringraziarsi a vicenda per aver creato questa bellissima famiglia di 3 figli, 4 nipoti (più uno in arrivo ancora nascosto nel mio ventre) e aver superato insieme gli ostacoli di una vita intera.

Ero commossa e divertita allo stesso tempo… E con gli ormoni della gravidanza, puoi immaginare.

Quando è arrivato il mio turno mi sono resa conto con terrore che avevo così tante cose per cui essere grata che non sapevo da dove iniziare, soprattutto con tutti che mi guardavano arrossire come una scolaretta. E’ stato un momento imbarazzante, ma anche liberatorio.

Penserai che il secondo Giorno del Ringraziamento, un anno dopo, sia stato più facile. E invece no!

Ringraziare chi o cosa e da dove iniziare?

Io ero persa e non sapevo cosa dire. Mi sentivo osservata e da Expat il mio primo pensiero è andato chiaramente alla mia famiglia in Italia. Se avessi iniziato da lì, niente di male, con l’unico problemuccio che, in preda alle lacrime, avrei finito per sorvolare sugli altri doverosi ringraziamenti. Quindi sono stata attenta a non lasciarmi trascinare dagli ormoni gestazionali (che non sapevo neanche di avere in corpo) e mi sono buttata sull’etichetta tradizionale. Che poi è risultata sincera e sentita.

Vediamo da dove iniziare:

  • Se ti capitasse mai di vivere l’esperienza da ospite nel Giorno del Ringraziamento e non sapere cosa dire, inizia sempre dal cibo. Lì non ti puoi sbagliare. Se, come me, non sei particolarmente religiosa, non c’è bisogno di sentirsi forzate a ringraziare Dio, puoi sempre buttarla su chi l’ha cucinato e servito e così hai rotto il ghiaccio. Se invece sei credente, ringrazia entrambi e hai preso due tacchini con un tegame.
  • Dopodichè passerei a ringraziare chi ti sta ospitando. Puoi metterla sul sentimentale se vuoi, ma considera che anche a livello pratico, organizzare un pranzo del genere è faticoso. Richiede giorni e, soprattutto, non è economico. Con questi dettagli in mente vedrai che la gratitudine sarà più che reale.
  • Solo da ultimo consiglio di lasciarsi andare alle memorie e ringraziare le cose nella vita passata e presente che davvero rendono (o hanno reso) la tua vita eccezionale fino a quel momento. Perchè ti assicuro che se sei nel contesto giusto, una lacrimuccia scenderà. Seguita poi da qualcuno che, per smorzare la situazione, farà una battuta divertente.
  • E tutto e bene ciò che finisce bene! 🙂

tacchino del giorno del ringraziamento

Perchè prendersi un momento per essere grati è importante

Da mamma e da Expat è spesso facile perdersi nei meandri di ciò che ci si è lasciate alle spalle. Pensare a ciò che tuo figlio potrebbe avere stando più vicino alla tua famiglia, all’aiuto in più che avresti potendo lasciare il nano con i nonni o zii ogni tanto. Per non parlare del cibo, dei cuginetti con cui giocare e tante altre cose di cui hai nostalgia o che avresti voluto mettere in valigia.

Mi sono innamorata del Giorno del Ringraziamento perchè così posso (o almeno ci provo) smettere di pensare al mio lontano bidet e ringraziare di avere invece una casa con l’acqua calda funzionante. Perchè posso rinunciare allo gnocco fritto visto che posso avere cibo gratis a lavoro. E perchè la mia famiglia mi manca tantissimo, ma so che sono felici di sapere che qui ho la vita che ho sempre sognato. Ho una nuova famiglia che mi ha accolta con tutti i miei pregi e i miei difetti e mi ha fatta sentire a casa fin dal primo giorno. E, da ultimo, la famiglia a cui io e mio marito abbiamo dato inizio e che si è poi allargata con l’arrivo del piccolo Gozer il distruttore (si chiama Ethan, ma ha in realtà mille nomi).

Non è sempre tutto rose e fiori

Non fraintendermi, non sono mancate le allusioni razziste alle mie spalle (ma neanche tanto) del tipo “There she is, another one who crossed the border” alludendo ai tantissimi espatriati messicani che ogni giorno tentano di varcare illegalmente il confine. Poco importa che io abbia fatto tutto legalmente e che questo paese esista proprio grazie agli immigrati. Per alcune teste di maiale sarò sempre l’emigrata che è venuta a rubare loro il pane. Ma per fortuna è una piccola e insignificante minoranza a pensarla così.

E io me ne sbatto altamente gli yo-yo di questi poverini e provo invece pena per loro. Perchè significa che non sono capaci di vedere cos’hanno e pensano solo a guardare gli altri. A fare a gara su chi ha di più (per non dire a chi ce l’ha più lungo perchè poi mi tocca mettere il vietato leggere al di sotto dei 18 anni). 

Ma il pensiero rivolto a queste persone dura solo un attimo, perchè sono troppo impegnata a godermi il Giorno del Ringraziamento e tutto il resto dell’anno con mio marito, mio figlio e a tuffarmi nel cibo buono.

E non sono mancati neanche i momenti tristi. Mia suocera, a cui mi ero affezionata tantissimo, è mancata l’anno scorso neanche un mese prima di festeggiare Thanksgiving tutti insieme. E’ stato un duro colpo per tutti. Il classico clichè in cui le festività ti ricordano qualcuno di caro che non c’è più.

Ma bisogna pensare che Kathy (mia suocera) non vorrebbe mai che le nostre festività siano all’insegna della tristezza pensando a lei. Vorrebbe invece che la ricordassimo per ciò che ci ha trasmesso con la sua vitalità, la sua perseveranza e il suo amore. E allora ringraziamo anche lei per essere sempre con noi e aver dato a mio figlio due bellissimi occhi blu.

Il Giorno del Ringraziamento dovrebbe esistere ovunque

Chiaramente qui negli USA ha un suo perchè storico, ma a livello di coscienza tutto il mondo dovrebbe fermarsi ogni tanto e cercare di vedere il lato positivo della vita. Certo facile detto da me che ho una vita perfetta vero? Ma chi ha davvero una vita perfetta?

washington farms

E’ un valore importante che voglio trasmettere a mio figlio. Anche se non c’è niente di sbagliato a mio parere nel volere di più, non bisogna confondere la felicità di ciò che si ha, con l’accontentarsi di ciò che potrebbe, invece, essere migliore.

Da mamma sento che c’è sempre qualcosa in più che potrei fare. Ma questo non significa che io non basti a mio figlio anche così come sono. So di essere abbastanza e anche di più ogni volta che lo stringo fra le braccia.

Ma non sono mai stata una che si accontenta. E’ il motivo principale per cui sono espatriata. Volevo di più e me lo sono andato a cercare. E ancora oggi voglio di più e me lo sto costruendo un passo alla volta tenendo bene a mente i miei obiettivi.

Questo però non toglie che io sia ben felice di ciò che ho oggi, dei risultati che ho ottenuto finora (incluse le sconfitte che mi hanno fatto diventare una persona migliore). Che io non sia riconoscente verso coloro che mi hanno sostenuta e supportata (e sOpportata) tutta la vita. E per questo, sono fiera di avere qualcosa da dire nel Giorno del Ringraziamento.

Infine, una piccola parentesi sui piatti tipici

Da buona forchettona italiana quale sono, non posso esimermi dal farti venire l’acquolina in bocca con una “breve” lista di piatti tipici del Giorno del Ringraziamento. Di italiano non c’è proprio niente, ma ti assicuro che la tavola americana non è solo junk food, soprattutto qui nel sud degli USA dove la buona cucina non manca. Certo, non è il Prosciutto di San Daniele, ma ci adattiamo no?

tacchino arrosto

Portata principale del Giorno del Ringraziamento

Sei pronta ad ingrassare solo a pensarci? Eccoti servita:

  • Chiaramente il tacchino. Alcuni vanno sulla cottura tradizionale al forno, mentre altri preferiscono immergerlo nell’olio bollente (ad una temperatura indicibile) in friggitrici create apposta. Sì, hai capito bene, ci sono friggitrici inventate esclusivamente per poter immergere un intero tacchino. Penserai che sia uno scempio, ma ti assicuro che il tacchino ne esce cotto a puntino, succoso e per niente oleoso.
  • Il ripieno. Ora su questo dovrò rimandarti a qualche ricetta specifica perchè onestamente ancora non ho capito se ce n’è uno che è considerato tipico. Ogni anno è diverso. Quello che so è che a base di pane o pan grattato o pane di mais, ma dopodichè credo che gli ingredienti possano variare da verdure, carne, frutti di bosco o un mix di tutte e tre.
  • Non mancherà inoltre un bel brico di sughetto di carne da cospargere sul tacchino, verdure e purè.
  • Ma se non si ha il tempo per il tacchino, anche una bella grigliata all’americana va bene eh?! Costine di maiale da leccarsi i baffi.

Gnammy vero? Ma mica è finita qui.

verdure autunnali

Contorni tipici del Giorno del Ringraziamento

  • Casseruola di fagiolini. Con cipolle, una cremina meravigliosa a base di burro, latte e farina e alcuni aggiungono briciole di bacon e formaggio. Lassà sta’…
  • Chiaramente il purè di patate (all’aglio oppure no) fatto in casa con tanto di bucce comprese. Una delizia.
  • E visto che abbiamo accennato ai frutti di bosco, c’è anche una salsa di mirtilli un po’ dolce per i miei gusti ma che si sposa bene con molti dei sapori presenti sulla tavola.
  • Verdure autunnali arrostite in ogni mix possibile fra funghi, carote, zucca, zucchine, fagiolini, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles e patate di ogni forma e misura.
  • Casseruola di patate dolci e marshmellow. Sì, hai capito bene! Questa mi risulta nauseante da matti, ma io non sono amante dei sapori dolci in generale. Qui lo amano e i bambini ci si tufferebbero senza salvagente.
  • Zuppa di butternut squash (credo che in italiano si chiami zucca violina). Quella gialla e lunga. Anche questa non fra le mie favorite.
  • Zuppa di cipolle. Vai di imbuto perchè è di una bontà esagerata!
  • Cavoletti di Bruxelles arrosto.
  • Patate dolci al forno con i vari ripieni serviti a parte che includono formaggio, panna acida, erba cipollina, briciole di bacon e burro. Così uno se la farcisce come vuole.
  • Casseruola di patate dolci e noci pecan
  • Purè di patate dolci. Eh niente, se non ti piacciono le patate dolci stattene a casa tua! 🙂
  • Pannocchie arrosto
  • Casseruola di riso ai funghi… Che te lo dico a fare?

Pensi che stai per scoppiare? Aspetta, c’è anche il dessert!

torta di zucca

Dolci tipici del Giorno del Ringraziamento

  • La classica e intramontabile torta di mele chiaramente
  • Qui in Georgia non manca anche la torta di pesche visto che è il frutto tipico di questo Stato.
  • Pecan pie. Ovvero una torta a base di noci pecan che è la fine del mondo. Ce ne sono tantissime varianti.
  • Torta di zucca (con o senza caramello)
  • Key Lime Pie (o torta di lime) con guarnizione di meringa.

Chiaramente il tutto annaffiato da buon vino (o la bevanda che preferisci). Che te lo dico a fare?

Scommetto che fra tutti i paragrafi di questo articolo, quello che ti ha convinto di più è quello sul cibo, giusto? 😉 Ora sarai ben d’accordo anche tu che il Giorno del Ringraziamento dovrebbe essere festeggiato ovunque e magari anche un po’ più spesso! Per cui, ovunque tu sia, ti auguro un Happy Thanksgiving!

happy thanksgiving

Con questo articolo voglio approfittare per ringraziare te che mi stai leggendo, il fantastico lavoro che stai facendo come mamma e i sacrifici che, come Expat, stai portando avanti per rendere il mondo un posto migliore. Un po’ stucchevole, vero? Ma è il Giorno del Ringraziamento, non hai visto che menù è previsto? Sdolcinato è la parola d’ordine! 😉

P.S.= Chiaramente ti ringrazio anche per aver condiviso questo post a più non posso! 😉 Perchè l’hai condiviso, vero??? E ti sei iscritta alla mia newsletter…VEROOOO?! Tranquilla, puoi sempre rimediare compilando il form qui sotto! 🙂 

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2 commenti su “Il Giorno del Ringraziamento di una Mamma Expat”

  1. Ohhhh cavolo, ora penso che nei confronti di noi che non siamo lì devi pensare a creare una sezione con le ricette tipiche del giorno del ringraziamento magari mettendo le tue preferite 😉
    Intanto non dimenticarti di pensare un po’ a noi mentre festeggi eh! Buon Thanksgiving Day

    1. Priscillaaaaa… hai assolutamente ragione!!! Grazie del consiglio!!! L’anno prossimo mi muoverò in anticipo e creerò una lista di ricette da leccarsi i baffi promesso!! Per quest’anno è un po’ tardi… Giri l’angolo ed è già Natale! 😀 Ma è un ottimo suggerimento e lo tengo nella mia to-do list!! Promesso!!! Buon Thanksgiving Day anche a te e a tutta la tua famiglia!!
      PS= per chi non lo sapesse, Priscilla è la “Nadi” che ho menzionato nell’articolo!! Andate a leggere il suo perchè è fantastico!!!

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