Expand To Show Full Article
Rientro a lavoro dopo la maternità: cosa fare prima e dopo essere tornate a lavoro

Rientro a lavoro dopo la maternità: cosa fare prima e dopo essere tornate a lavoro

Sharing is caring!

Come prepararsi al meglio per il rientro a lavoro dopo la maternità

Alcune mamme non vedono l’ora di tornare a lavoro dopo essere rimaste a casa con un figlio per molti mesi. Per altre invece, il rientro a lavoro dopo la maternità può essere decisamente vissuto in maniera stressante.

Ci sono tanti fattori che influenzano questi sentimenti, sia in un caso che nell’altro. Prepararsi per il rientro a lavoro dopo la maternità richiede un’attenta valutazione della propria situazione attuale e cercare di valutare i pro e i contro delle scelte che andrai a fare.

Dopodichè è importante che, in base alla scelta fatta, ti prepari ad affrontare il rientro a lavoro con serenità e presa di coscienza.

Io personalmente ho vissuto due situazioni molto diverse fra loro che mi hanno però portato a fare scelte molto simili:

  • con il mio primogenito, sono stata contenta di tornare ad un lavoro che mi piaceva e di uscire un po’ di casa, ma solo perchè ho potuto scegliere di tornare part-time e di lavorare nei giorni in cui mio marito era a casa, così da non dover mettere il bimbo al nido. Ed ero felice anche di tornare a contribuire economicamente. Ma onestamente dopo sei mesi, anche con tutte queste opzioni, non era gestibile. Trovai quindi un lavoro online part-time, finchè non decidemmo che Ethan era pronto per iniziare l’asilo.
  • Con i gemelli invece è stata tutt’altra storia. Avevo un lavoro diverso e non avrei avuto tutte queste libertà. Inoltre due bimbi all’asilo sono un costo non da poco e il mio blog iniziava già ad essere ben avviato. Decisi ancora una volta di lavorare da casa, più nello specifico, di concentrarmi sul mio business online.

In entrambi i casi io sono la classica mamma a cui piace lavorare. Mi piace avere la mia indipendenza economica, ma adoro anche l’idea di potermi gestire il lavoro come voglio io, senza dover rinunciare ad occuparmi dei miei figli.

Se anche tu sei come me, questi consigli per affrontare al meglio il rientro a lavoro dopo la maternità ti torneranno molto utili.

Prima di tutto decidi se vuoi rientrare a lavoro

Prima di preparti fisicamente e mentalmente al rientro a lavoro, ti consiglio di essere totalmente onesta con te stessa e capire se il tornare a lavoro sia una scelta dettata dalla tua volontà o dalle necessità.

Se pensi che ti piacerebbe tantissimo stare a casa e occuparti personalmente di tuo figlio, allora la scelta spetta solo a te. Se anche il budget familiare richiedesse due introiti, sappi che, con l’avvento del digitale, sempre più mamme decidono di fare la scelta di diventare mamme imprenditrici o di trovare un lavoro online.

Tutto si può fare, l’importante è cercare di fare la scelta che ti rende più serena e non quella che ti fa sentire in trappola.

Mamma felice = famiglia felice, giusto?

Se invece sei felice all’idea di rientrare a lavoro e sai che è la scelta migliore per te e la tua famiglia, allora continua a leggere perchè vedremo insieme come puoi prepararti al meglio alla transizione.

Potrebbe anche accadere che tu sia indecisa. In questo caso il mio consiglio è di fare inizialmente la scelta meno rischiosa, darti un po’ di tempo per vedere come va e intanto tenere la porta aperta ad eventuali cambi di direzione.

Nulla è scolpito nella pietra 🙂

Quindi diamo per scontato che tu abbia deciso di tornare a lavoro e vediamo insieme come affrontare questa transizione al meglio, ok?

Rientro a lavoro part-time o full-time? #1

In alcuni casi potresti avere a disposizione l’opzione di tornare part-time per un certo periodo di tempo. Sebbene al giorno d’oggi siano rari, alcuni contratti prevedono che le mamme possano scegliere di ricominciare a lavorare solo poche ore al giorno, in modo da facilitare la transizione sia per la mamma che per il piccolo.

Se anche il contratto di lavoro non lo prevedesse, puoi sempre cercare di avere un colloquio con i tuoi datori di lavoro e vedere se si può prendere in considerazione l’opzione. Non è detto che non siano disposti a venirti incontro.

In altri casi invece non c’è molta scelta e il rientro sarà immediatamente full-time. Ma anche in questo caso non temere, mamma. Con la giusta preparazione ridurrai parecchio lo stress e affronterai questa fase alla grande.

A chi affidare tuo figlio mentre sei a lavoro? #2

Un’altra scelta importante che dovrai fare PRIMA di rientrare a lavoro è quella di decidere a chi vorrai affidare il tuo bambino.

Il primissimo consiglio che mi sento in dovere di darti è quello di prenderti tutto il tempo che ti serve per decidere.

Puoi scegliere fra:

  • asilo nido
  • baby sitter
  • tata
  • asilo nido in casa
  • nonni o parenti vari

Io ne ho provati diversi e se ti interessa sapere che tipo di valutazioni ho fatto per le mie scelte ti consiglio di leggere il mio articolo su come scegliere fra asilo nido, tata o tenere mio figlio in casa.

L’importante è che tu senta di poterti fidare delle persone che si prenderanno cura di tuo figlio.

Il secondo consiglio è quello di iniziare a muoverti presto nel caso scegliessi di metterlo in asilo. Alcuni asili hanno una lista d’attesa pazzesca. Potresti non trovare posto nella scuola che piace a te e doverti accontentare di una che non ti convince.

Continuare ad allattare al seno anche dopo il rientro a lavoro #3

Se stai allattando al seno prima di tutto devi decidere se continuerai anche dopo il rientro a lavoro oppure no. Benchè consigliato almeno fino ai 12 mesi di vita, nessuno, e ripeto, nessuno ti può constringere ad allattare al seno se non vuoi.

neonato-allattamento

NB: Questo articolo potrebbe contenere link affiliati. Acquistando tramite questi link, io guadagno una (minuscola) commissione (con la quale compro i pannolini ai miei figli:) a zero costo aggiuntivo per te. Per maggiori (e noiosissime) info, clicca qui.

Detto questo, se scegliessi di continuare a fornire il tuo latte, ecco alcuni passi importanti da fare:

  1. Assicurati che il tuo posto di lavoro offra uno spazio adibito per pompare il latte, un frigo per conservarlo in modo appropriato e le dovute pause che ti servono.
  2. Se non l’avessi già, procurati un’ottima pompa da latte. Per ottima intendo che sia ben valutata e facile da portare in giro.
  3. Procurati accessori vari come: bottiglie, sacchetti per la conservazione del latte, una borsa termica per gli spostamenti, reggiseno apposito e tutto ciò che può servirti per rendere il processo il più pratico possibile. Qui sotto mi sono permessa di aggiungere alcuni prodotti con i quali mi sono trovata molto bene e che mi sento di raccomandarti.
  4. Informati su le migliori tecniche di pompaggio, di conservazione e utilizzo del latte

Può sembrare tanto lavoro perchè lo è 🙂 ma ti assicuro (per esperienza personale) che dopo un po’ diventa una routine. Devi solo darti il tempo di adeguarti.

Nota: siccome io vivo negli USA, alcuni prodotti nono sono identici, come il reggiseno e la borsa termica. Ho scelto quelli che si avvicinavano di più ai prodotti che ho provato personalmente. Mentre posso confermarti la qualità delle pompe e accessori Medela, così come i sacchetti della Lansinoh che ho trovato molto più “adattabili” dei sacchetti Medela. Solo assicurati che siano compatibili (di solito sono standard, ma giusto per sicurezza).

Quali spese mettere in conto? #4

Mentre sei a casa in maternità è il momento perfetto per farsi due conti in tasca e valutare le spese che dovrai affrontare quando sarà il momento di rientrare a lavoro.

C’è da considerare gli accessori da acquistare, il costo dell’asilo/baby sitter/ecc, i costi di spostamenti, eventuali pranzi fuori, e quant’altro.

A volte sembra che tornare a lavoro sia la cosa più saggia da fare a livello economico, ma non è sempre così.

Se il tuo stipendio supera le spese e ti permette di vivere serena, allora vai alla grande. Se invece c’è il rischio di restare a galla o addirittura andare in rosso, puoi valutare una delle seguenti opzioni:

  • chiedere un aumento
  • cercare di risparmiare il più possibile su altre spese
  • cercare di risparmiare sui prodotti per bambini
  • lasciare il lavoro per lavorare da casa e risparmiarti tutte le spese sopra citate

L’importante è che tu sappia con esattezza da che parte pende la bilancia

Tieniti sempre dei giorni di malattia/ferie a disposizione #5

I bambini piccoli si ammalano spesso in quanto stanno ancora costruendo le difese immunitarie. Di solito niente di grave, ma abbastanza da regalarti meravigliose notti insonni o comunque da costringerti a stare a casa dal lavoro.

Con una baby sitter o con la tata i raffreddori si riducono notevolmente, ma l’asilo nido è di solito un covo di germi.

Non è raro infatti sentire di mamme frustrate che sono appena tornate dalla maternità e devono prendersi giorni di ferie già un paio di settimane dopo.

Il mio consiglio è di rientrare qualche giorno prima dalla fine della maternità e parlare con il tuo datore di lavoro, in modo da riservarti di usare i rimanenti giorni proprio in casi come questi.

Tempo di qualità con tuo figlio/a #6

Vorrei anche sfatare il mito che le mamme lavoratrici non passano abbastanza tempo con i propri bambini.

Chiaramente ne passano meno delle mamme non lavoratrici, ma ti assicuro che è la qualità che conta più della quantità.

E’ possibile che tuo figlio i primi tempi voglia stare più tempo con te quando torni dal lavoro, perchè si sta ancora abituando alla transizione. Cerca di dargli la tua massima attenzione e di rendere quei momenti davvero speciali.

Dai a te stessa e al tuo piccolo il tempo di adattarvi #7

La prima separazione, i cambi di ritmi e le nuove routine sono tante cose da assimilare tutte insieme. I primi giorni potresti sentirti scombussolata o avere il dubbio che tuo figlio non riuscirà ad adattarsi. Beh, abbi fede. I bambini si adattano molto meglio di noi adulti.

mamma; bambino

L’importante è che tu abbia un po’ di pazienza, viva un giorno alla volta e dia ad entrambi il tempo di abituarvi al tuo rientro a lavoro.

In men che non si dica troverai il tuo equilibrio casa-lavoro. Se dopo un paio di mesi dovessi notare che le cose non funzionano, cerca di capire la fonte principale del problema e di aggiustare la rotta.

Ma soprattutto continua a dare rassicurazioni al tuo bambino perchè la tua attitudiine positiva sarà la cosa che lo aiuterà più di ogni altra cosa a capire che il cambiamento è normale e non c’è ragione di viverlo in modo stressante.

Se ci credi tu, alla fine ci crederà anche lui 🙂

Il rientro a lavoro dopo la maternità – riassumendo

Per un rientro a lavoro dopo la maternità il più sereno possibile non dovrai fare altro che seguire questi consigli:

  1. Assicurati di voler davvero rientrare a lavoro
  2. Scegli se tornare gradualmente iniziando con un part-time oppure no
  3. Prenditi il tempo che ti serve per scegliere a chi affidare tuo figlio mentre sei a lavoro
  4. Organizzati con tutto il necessario nel caso decidessi di continuare ad allattare al seno
  5. Fai due conti per essere sicura che il bilancio spese/introito sia in tuo favore
  6. se puoi, tieniti sempre un paio di giorni di ferie/malattia per ogni evenienza
  7. Prediligi la qualità alla quantità di tempo che passi con tuo figlio
  8. Dai a te e al tuo piccolo il tempo di adeguarvi ai cambiamenti

E ricorda, qualsiasi scelta tu faccia, niente è scolpito nella pietra. Se proprio dovessi renderti conto che non funziona, puoi sempre fare come ho fatto io: trovare un lavoro più flessibile da casa o, meglio ancora, inventarti un lavoro da casa aprendo un tuo business online.

Buon rientro a lavoro mamma e fammi sapere com’è andata 🙂

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.