Recentemente ho letto un articolo di una blogger americana che seguo con piacere! Il suo sito A Family Meeting offre consigli utilissimi su tutto ciò che è famiglia. L’autrice ha 4 figli e naturalmente non manca di condividere i suoi trucchi su come crescerli in modo sano. Uno dei suoi articoli ha fatto nascere un pensiero nel mio cervelletto che è poi sceso giù fino alle doppie punte: ma quindi questo benedetto spannolinamento si fa prima o dopo i due anni?
Avrai capito che stavo cercando idee (possibilmente veloci e indolori..illusa eh?!) su come togliere il pannolino al nano. E ho trovato il suo articolo intitolato “All the toddler potty training tips and info you need to potty train by 2” (tutti i trucchi e info per spannolinare il tuo bambino prima dei 2 anni). Mi è caduta la mascella dalla sorpresa! Io, mamma di uno, ho sempre sentito dire che lo spannolinamento avviene sempre dopo i 2 anni.
Dopo aver letto attentamente il suo articolo, la risposta è che sta davvero ai genitori scegliere.
Shelley, autrice del blog, sostiene che con i giusti accorgimenti e metodi, si può iniziare il percorso molto prima dei due! Questo non significa spannolinare prima che ci siano i presupposti e le capacità fisiche da parte del bambino. Solo essere in grado di riconoscere l’unico vero segno importante: il controllo dello sfintere. Se lei ci è riuscita con tutti e 4 i suoi figli (uno dei quali con difficoltà fisiologiche proprio in questo ambito), significa chiaramente che è possibile. Ma come?
Vediamo insieme il dietro le quinte per capire se lo spannolinamento si fa prima o dopo i due anni.
Differenza fra funzione cognitiva e comportamento sociale
C’è una cosa che mi ha affascinato leggere e che onestamente non avevo mai riscontrato, neanche nei forum e blog più rinomati. Sto parlando della semplicità con cui Shellie descrive cosa si stia in realtà insegnando quando lo spannolinamento si fa prima o dopo i due anni.
Prima dei due anni si insegna una funziona cognitiva, mentre dopo i 2 anni si tratta di un comportamento sociale.
Ma ti starai chiedendo cosa sono ‘sti paroloni e che differenza ci sarà mai?
La funzione cognitiva
Detta in parole povere, è la capacità di rispondere ad un bisogno primario psicologico. Shellie usa l’esempio del camminare. Quando il bambino è pronto e ha abbastanza forza nelle gambe, istintivamente tenterà di mettersi in piedi e andare. E’ un bisogno primario. Ciò nonostante ha pur sempre necessità di essere guidato nel processo. Prima vede te 24 ore su 24 trottare sulle tue gambe, poi inizia ad avere il bisogno di muoversi e inizia (strisciando o sulle ginocchia) a gattonare, dopodichè tenterà con il tuo aiuto di mettersi in piedi e fare i primi passi. Caduta dopo caduta con te che lo sorreggi, giusto? Finchè ad un certo punto è pronto per andare da solo e tu ti aspetti che lo faccia!
Il comportamento sociale
E’ uno dei tanti insegnamenti educativi che si danno ai bambini. “Togli il pannolino perchè sei pronto ed è ora che tu lo faccia” (o perchè la scuola dell’infanzia non ti accetta se hai ancora il pannolino). E questo è quello che avviene per la maggior parte dei bambini dopo i 2 anni di età. Me compresa a detta di mia madre. L’unica cosa a convincermi è stata l’idea di non poter andare all’asilo.

Ma quindi quale scegliere? Alla fine dei conti, questo benedetto spannolinamento si fa prima o dopo i due anni?!? Chiaramente entrambe le scelte hanno sia dei pro e contro, sia dei presupposti senza i quali tutto sarà molto difficile.
Lo spannolinamento si fa prima o dopo i due anni?
La domanda è in realtà da un milione di dollari! La risposta risiede solo in noi genitori quindi credo sia importante vedere i possibili pro e contro e capire con quali ci si rispecchia di più. Nessuna delle due scelte comporta a mio avviso danni al bambino, ma è solo una questione di scegliere come semplificare il processo per noi e per il nano.
Quindi vediamo insieme i motivi per cui dovresti scegliere una o l’altra opzione.
Motivi per spannolinare prima dei due anni
- Il bambino è ancora in una fase in cui (per la maggior parte) risponde meglio ai comandi in quanto non è ancora arrivato a voler mostrare la sua autorità e personalità distinta dai genitori (chiamati anche stramaledetti terribili due). Ciò significa che sarà più facile abituarlo a stare seduto spesso sul gabinetto e accetterà più volentieri il processo e le relative ricompense. E nel momento in cui avrà la capacità fisica di controllare lo sfintere, sarà più facile fargli associare pipì/pupù = gabinetto.
- Chiaramente il potersi liberare della spesa dei pannolini o, nel caso usassi quelli riutilizzaibili, dell’incombenza di lavarli. Almeno in parte se decidessi di tenere quello notturno finchè non inizierai a vedere anche pannolini asciutti al mattino.
- Insegnare una funzione cognitiva è in genere più facile che un comportamento sociale. Per la funzione cognitiva c’è la volontà e la necessità da parte del bambino stesso di imparare. Mentre per il comportamento sociale il bambino inizia a chiedersi “ma chi me lo fa fare? il pannolino è tanto comodo e non mi interrompe mentre gioco o sto scalando 4 piani di scaffali!” E serve una motivazione molto forte perchè si decida.
- Portarsi avanti su un passaggio davvero importante senza doversene preoccupare quando arriva la fase dei terribili due, che è già difficile di per sè senza doverci anche aggiungere lo spannolinamento. Scegliere di aspettare dopo che il bambino si rende perfettamente conto di usare il pannolino per comodità, potrebbe rendere molto più difficile (o addirittura una vera e propria lotta) il processo.

Spannolinamento dopo i due anni – i motivi per aspettare
- decidere di farlo prima richiede una semi-reclusione in casa per diverse settimane. Uscire di casa non è impossibile, ma di sicuro è lavoro in più per i genitori. Da quello che leggo nel suo articolo è decisamente fattibile e offre moltissimi vantaggi, ma a mio parere non tutti sono in grado o hanno i presupposti ideali per aggiungere questa routine alle altre mille. Letteralmente ogni ora lo devi mettere sul gabinetto, aspettare 5/10 minuti e festeggiare ogni volta che la fa in concomitanza (per fare un riassunto). Mentre nel resto del tempo devi pregare che non la faccia nelle mutande. Gli incidenti capitano anche dopo che ha imparato a trattenerla, ma in questa fase chiaramente avverranno più spesso. Motivo per il quale bisogna mettersi proprio il timer allo scandire di ogni ora. Secondo Shellie si può fare con un po’ di tenacia, ma non tutti hanno il tempo materiale di fermare la spesa e mollare il carrello pieno ogni 45 minuti per portare il nano in bagno.
- Se si insegna una funzione cognitiva (prima dei due anni) bisogna essere coerenti e costanti. Non puoi togliergli il pannolino e metterlo sul gabinetto ogni ora un giorno e poi usare il pannolino il giorno dopo. Sarebbe come aiutarlo a camminare oggi, mentre domani lo spingi a rimettersi sulle ginocchia.
- Casi eccezionali in cui il bambino potrebbe mostrare un ritardo nell’apprendimento delle funzioni cognitive. In questo caso sarebbe come cercare di insegnare ad un bambino di 6 mesi a camminare quindi sarebbe meglio rivolgersi ad esperti del settore.
- Motivi familiari per cui entrambi i genitori che lavorano hanno necessità di sfruttare l’aiuto dell’asilo nido per togliere il pannolino.

Spannolinamento – ma allora quando?
Queste due liste dei pro di entrambe le opzioni dovrebbero aiutarti a capire se, secondo te, lo spannolinamento si fa prima o dopo i due anni.

Io devo dire che avrei voluto trovare il suo articolo molto prima. Sebbene descriva nei dettagli i passaggi necessari e questi possano in parte intimorire, credo personalmente che avrei tentato. Ho notato che il nano era in grado di fermare il getto di pipì a comando già quando aveva circa 19 mesi, il che significa che avrei potuto tranquillamente iniziare. Invece ho aspettato anche altri segnali, come il sapersi tirare su e giù i pantaloni da solo e ho perso il treno. Non so se sarei stata capace di essere così tenace e costante, soprattutto con tutto quello che avevo in ballo in quel periodo. Credo però che, tenendo chiaro in mente l’obiettivo finale, gli avrei dato una chance. E’ anche vero che secondo l’autrice, dopo i due è in realtà più difficile, quindi anche con il senno di poi…
Ora i terribili due sono ufficialmente iniziati. Sebbene abbia l’aiuto dell’asilo nido sento che sarà più difficile di quello che sarebbe stato 5 mesi fa.
Ma non importa. Inizierò lo stesso a usare i suoi 8 steps e vedremo come va! E sicuramente tenterò nel caso un giorno dovessi avere un secondo figlio. Credo onestamente che Shellie sappia molto bene ciò di cui parla e che abbia instaurato un metodo che sembra essere davvero efficace. Ma soprattutto credo che sia fantastico scoprire che, se uno lo vuole, è fattibile.
E secondo te invece, lo spannolinamento si fa prima o dopo i due anni? Se ti va lasciami la tua risposta nei commenti! 🙂
P.S.= se questo articolo ti è stato utile, non dimenticare di condividerlo 🙂
Ciao io ho 3 bambini e vorrei descriverti la mia esperienza. Il primo ha scelto di togliere il pannolino a 20 mesi.. dico scelto perché me lo ha chiesto lui. Al nido prima e dopo la nanna lo mettevano sul vasino e se c’entrava o come dici tu faceva in concomitanza prendeva l’applauso. Quando ha iniziato a fare caldo ha capito che stava meglio senza e un sabato mattina mi ha detto “più pannolino mamma” mostrando orgoglioso come aveva usato il vasino. La seconda non ho potuto seguirla perché avevo il terzo piccolo e come hai detto tu il problema è stato che era più comoda con… Il più piccolo ha tolto ora il pannolino. Ha compiuto i due anni da un mese. In lockdown per il virus abbiamo deciso di provare a toglierlo e in una settimana è diventato autonomo. La tiene anche per 3/4 ore. Spesso si sveglia asciutto, ci sono stati piccoli incidenti ma la pipì sui pantaloni è fastidiosa e ha imparato ad avvisare in fretta. Per concludere credo che spannolinare prima dei due non sia così difficile, certamente bisogna incentivarli ma non è l’impresa di cui hai letto con un impegno continuo ogni 45 minuti. Spero di essere stata utile 😊
Ciao Ilaria,
Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza 😊
È incoraggiante sapere che non è cosi devastante provarci. Io sicuramente ci proverò con i gemelli quando sarà il momento!
Salve mia figlia tiene 2 anni e 7 mesi a febbraio compie 3 anni e porta ancora il pannolino ho provato di tutto ma quando la metto a sedere nel bagno piange si fa prendere i mali e non vuole fare niente lei lo dice anche pipì non a terra nel bagno ma non ci vuole andare lo lasciata senza pannolino ma nel bagno niente fa la Pippi a terra e la cacca nella mutandina e sto lottando ma non ci riescoo e o dovuto rimanerla con il pannolino e se non gli metto il pannolino trattiene la Pippi per tanto tempo e ho paura che gli viene un blocco renale e quindi porta ancora il pannolino e sta andando al asilo dell’ infanzia con il pannolino come posso fare ?aiutatemi
Ciao Grazia,
mi spiace molto che sia un momento frustrante per voi. Posso solo dirti che ognuno ha i suoi tempi. Cerca di non forzarla e rimettile pure il pannolino per ora. Direi che se strilla e trattiene la pipì non è il momento giusto. Lascia che si senta di nuovo a suo agio per un po’ e poi riprova, ma con calma, tanta positività e pazienza. Se riesce a trattenere la pipì vuol dire che fisicamente è pronta, quindi c’è sicuramente una componente emozionale che la fa sentire a disagio. Bisogna trasformare l’esperienza in qualcosa di positivo.
La cosa più importante è che tu non ti faccia prendere dall’ansia o dalla fretta perchè i bambini queste cose le sentono.
Hai provato ad usare un vasino al posto del gabinetto? Sarebbe perfetto se la coinvolgessi nella scelta del vasino, che sia uno che le piaccia.
Inoltre portala in bagno con te tutte le volte che usi il bagno, così che veda che è una cosa naturale da fare e parlale in modo positivo della cosa, di come sia bello e ti faccia sentire bene farla nel gabinetto invece che nelle mutande. Sempre con tanti sorrisi e positività e senza forzature.
Prima o poi sarà lei a dirti di voler provare e inizierà a dirti sempre più spesso quando le scappa.
E’ importantissimo inoltre che tu non trasmetta delusione, arrabbiature o ansia quando ha un incidente. Rassicurala che sono cose che succedono e che la prossima volta andrà meglio. E quando invece la fa nel vasino/gabinetto, riempila di attenzioni e complimenti.
Un’ultima cosa sarebbe coordinarsi con le maestre dell’asilo. Spiegare loro cosa stai facendo a casa così che possano aiutarti anche quando è a scuola. Non è escluso che abbia avuto un’esperienza un po’ delicata a scuola e ora si senta in ansia ad usare il bagno. Ti consiglio di chiedere alle maestre e coordinarvi sul da farsi, ma solo dopo averla fatta sentire a suo agio.
Ci sono bambini che tolgono il pannolino ben oltre i 3 anni e non c’è assolutamente niente di male.
Spero davvero ti sia d’aiuto e tieni duro mamma!! Stai andando alla grande! 🙂